Con dubbia ragione. Il tema dell’edizione 2022

C’è un terreno accidentato tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fra la pianura fertile della certezza e il deserto infecondo del torto. È il dubbio.

 

Un terreno umano ed imperfetto, fortunatamente sempre in divenire, poiché dalla domanda nascono altre domande, e questo eterno interrogarci, rimettere tutto in discussione, non accettare dogmi, è l’unico modo che ci permette di crescere.

 

Pur familiare e nostro -più nostro di tutti i luoghi- il dubbio, secondo l’opinione comune, deve essere solo uno stadio passeggero, dove transitare velocemente. Perché non conviene farsi vedere lì.

 

Eppure, in tempi nei quali il torto e la ragione sono più nemici del solito, antagonisti ed esclusivi come non mai, pericolosamente lontani e sorprendentemente capaci di allontanarci, forse è il caso di accettare il dubbio, sostarci un po’, magari non metterci su casa, ma almeno restituirgli il potere inclusivo che possiede: quello di farci sentire tutti esseri umani.

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